mercoledì 28 ottobre 2020

Recensione: Pumpkinheads

 


Autore: Rainbow Rowell e Faith Erin Hicks
Prezzo: 20,00€
Voto: ★★★★
 
Trama
 
Josiah è pronto a passare tutta la notte crogiolandosi nella malinconia (è un tipo malinconico). Ma Deja ha un piano: e se, invece che deprimersi, e invece della solita zuppa di fagioli alla Casetta del Mais e Fagioli, facessero il botto? Potrebbero visitare tutti gli stand della fiera. Assaggiare tutto. E forse Josiah potrebbe perfino parlare con quella ragazza carina su cui fantastica da tre anni…
L’amata scrittrice Rainbow Rowell e l’arista vincitrice dell’Eisner Award Faith Erin Hicks si sono unite per creare questa storia tenera e divertente su due adolescenti che imparano cosa significhi dire addio ad un posto - e a una persona – senza rimpianti.
Deja e Josiah sono amici stagionali. Ogni autunno per tutti gli anni del liceo si sono ritrovati a lavorare nel più bel campo di zucche del mondo. Si dicono addio ogni Halloween, e si ritrovano ogni primo settembre. Ma quest’anno è diverso. È il loro ultimo anno. L’ultima stagione al Campo. L’ultimo turno, l’ultimo addio.
E se diventasse un’avventura?

 

Recensione

Allora, buongiorno cari lettori e lettrici (sempre se ci siete ancora), bentornati sul mio blog. Oggi interrompo un attimo la rubrica “Letture in Quarantena” per presentarvi questa graphic novel molto carina a tema autunnale. Ringrazio tantissimo Oscar Vault che, grazie al suo reclutamento recensori, mi ha dato la possibilità di leggere questa graphic novel in anticipo rispetto alla sua data di pubblicazione.
Comincio col dire che nell’ultimo periodo mi sono riavvicinata al mondo di fumetti, manga, graphic novels e web comics, anche per il fatto che sono relativamente più semplici da leggere rispetto a dei libri e quindi mi tengono impegnata meno tempo. Comunque, sono contenta di esplorare anche questo mondo e non vedo l’ora di poter leggere altro.
Tornando alla recensione vera e propria, ho scelto questa graphic novel perché ho pensato fosse perfetta per il periodo. La vicenda è ambientata ad ottobre, nel periodo di labirinti di mais, campi di zucche, case stregate, dolcetti di Halloween e mele caramellate. Ottobre, oltre ad essere il mio mese preferito e quello che secondo me rappresenta meglio l’autunno, è anche un periodo in cui tutto sembra magico e circondato da un’atmosfera misteriosa ma allo stesso tempo divertente.
Come ho già anticipato nella sinossi, i protagonisti sono Josiah e Deja, due semplici ragazzi liceali i quali condividono un’amicizia particolare: si comportano da amici solo durante i mesi in cui lavorano al Campo, mentre il resto dell’anno è come se non si conoscessero. Sono dunque amici stagionali, e a loro va bene così, all’inizio.
Il movente di tutte le avventure è una ragazza. Più precisamente Marcy, la ragazza che Josiah ha conosciuto tre anni prima e che lavora alla Bottega dei Dolcetti, uno degli stand del campo. Deja, da buona amica incoraggia Josiah ad avvicinarsi alla “Ragazza dei dolcetti” e a parlarle, prima che la giornata finisca e con lei anche la stagione al campo. Dopo aver preso la fatidica decisione, i due vanno in giro a cercare Marcy ma per un motivo o l’altro non riescono mai a trovarla, nemmeno girando il campo in lungo e in largo e passando in rassegna tutte le bancarelle. Finalmente, dopo aver passato vari stand come la Buca dei Marshmallow, il Paiolo dei Popcorn e il Frito Pie Stop, riesce a trovare Marcy mentre è seduta su un trattore a fare un giro. Riesce a parlarle ma la loro conversazione è il contrario di ciò che Josiah aveva immaginato e ne rimane in parte deluso, ma poi realizza che quello che gli mancherà non è affatto la Ragazza dei Dolcetti. Il tutto si conclude con un lieto fine che ho volutamente omesso per evitare di spoilerare tutto a chi a volesse leggere il libro.
Passando ai personaggi: come avrete capito, i protagonisti sono Josiah e Deja. Entrambi sono all’ultimo anno del liceo e quindi anche alla loro ultima stagione di lavoro al campo. Josiah, alto, biondo con gli occhi azzurri è abbastanza timido e introverso, ma determinato a conseguire il titolo di PESC (Premio Eccellenza Sul Campo) ancora una volta. Innamorato (o così pensa) di Marcy, rischia di farla diventare un “mito del campo” senza l’aiuto prezioso della sua amica. Deja, alta, un po’ in carne estroversa, ha un ruolo fondamentale nel compimento della “missione”. Sarà lei infatti che spronerà sempre Josiah a rincorrere il suo amore… non dimenticandosi però di assaggiare tutte le prelibatezze del campo.
Mi sono piaciuti molto questi due personaggi, anche se Deja mi ha dato l’impressione di essere una che si mette con tutti. Infatti più volte è stato evidenziato il fatto che a avuto numerose storie d’amore e che, al contrario di Josiah, sia più apprezzata, diciamo. Altra riguardo ai personaggi: quanto ho trovato insopportabile il ragazzino che rubava i dolci! Fossi stata dentro alla storia gli avrei già tirato una zucca in testa. Infine tra le cose che meno mi sono piaciute, ci sono state la scena tra Marcy e Josiah che è durata relativamente poco rispetto allo sforzo fatto per trovarla (saranno tre pagine se non due), e la dichiarazione di Josiah a Deja, che a parer mio è un po’ buttata lì. Ok qualche volta si è visto che Deja provava qualcosa per Josiah, ma niente di che, e lui si è accorto che provava qualcosa per lei solo dopo che è stato rifiutato dalla “ragazza dei suoi sogni”. Insomma.. potevano svilupparla meglio, secondo me.  
Ora passiamo a qualcosa di più pratico. Al contrario di altri fumetti o graphic novels, questa non è in bianco e nero e, come anche si può notare dalla copertina, colori come arancioni, gialli e marroncini, ma anche blu scuri e color jeans che fanno contrasto, sono quelli predominanti. Lo stile di disegno è rilassato ma comunque ricco di particolari che riescono a catturare l’attenzione del lettore e le tavole no sono mai né tropo piene né troppo vuote, è tutto ben bilanciato. Insomma, se volete qualcosa di leggero ma coinvolgente questa graphic novel fa al caso vostro (occhio al prezzo però). Consigliata in particolar modo agli amanti di letture cozy e agli amanti dell’autunno.
Detto questo, mi sono fatta un po’ prendere la mano con questa recensione, infatti ha superato le 1050 parole, però sono contenta che sia venuta proprio come la volevo. Devo impegnarmi così anche con le recensioni dei  libri (anche se chiaramente in quelli manca l’aspetto grafico). Ok, ora ho finito di blaterare e ci sentiamo alla prossima recensione!
Alice

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